Quando un prestito 24 ore può essere definito usuraio? Ecco a cosa devi fare attenzione

Quando si fa richiesta di un prestito 24 ore, vale a dire un finanziamento che è possibile richiedere e ottenere in tempi molto brevi, occorre fare attenzione ad alcuni aspetti, tra cui quello dell’usura. Non è raro che specialmente all’interno del nostro paese ci siano a disposizione dei prestiti e dei finanziamenti con un tasso di interesse usura.

Quando si parla di usura bancaria si fa riferimento a quelle situazioni in cui gli istituti di credito applicano dei tassi di interesse che vanno oltre la soglia massima stabilita dalla legge. L’usura è quindi legata ad un credit crunch molto forte che costringe di fatto il debitore ad accettare la situazione di prestito presentato dalla banca o dalla finanziaria che mette a disposizione il prestito stesso.

Usura bancaria: di cosa si tratta

Ultimamente si sente spesso parlare di usura bancaria. C’è stato un caso nel 2013: la sentenza 350 della Corte Suprema ha affermato che esistono degli aspetti principali da tenere in considerazione, utili per capire quando un tasso può essere considerato usurario. Per poter essere considerato tale, infatti, occorre considerare anche gli interessi aggiuntivi, come quelli di mora, che sono inseriti all’interno di un contratto di finanziamento. In seguito, ci sono state due sentenze che hanno affermato che i tassi possono risultare usurari anche durante un rapporto di finanziamento. In questo caso si parla di usura sopravvenuta.

Il collegio di coordinamento dell’Abf, l’arbitro bancario finanziario, il 10 gennaio 2014, tramite il protocollo 77, ha stabilito un tasso fisso del 10% previsto per un mutuo con un rimborso di vent’anni come un tasso da considerarsi usuraio. Questo è dovuto al fatto che la durata del rimborso di un prestito non risulta essere in linea con il tasso soglia di usura stabilito per legge, da cui si può capire come il tasso di usura può diventare un vero e proprio pericolo anche durante il rimborso di un finanziamento, per via dei cambiamenti e delle mutazioni che avvengono nelle condizioni di mercato. Bisogna inoltre prendere in considerazione anche altri elementi, tra cui gli interessi di mora, le penali e altre spese eventualmente previste.

Come si calcola il tasso usurario

Se la tua intenzione è quella di calcolare il tasso di usura devi tenere presente che un tasso viene considerato usuraio quando il Taeg, ovvero il tasso annuo effettivo globale del prestito che ricevi, ha un valore superiore rispetto al Tan, il tasso annuo nominale. Il tasso viene rilevato a cadenza trimestrale dalla Banca d’Italia secondo uno specifico mandato del Ministro dell’Economia e delle Finanze. Il Taeg è quindi il valore medio del tasso di interesse praticato dai diversi istituti di credito e dalle banche che offrono prestiti, finanziamenti e mutui.

Comprendendo anche tutti gli oneri accessori del prestito, oltre che il valore soglia, che non deve essere mai superato se si desidera evitare di avere a che fare con un tasso di interesse di usura. Se ci si accorge di essere beneficiario di un prestito con un tasso di usura, allora il debitore può fare causa all’istituto bancario che ha concesso il prestito. Se il debitore ha effettuato il versamento degli interessi usurari, è possibile agire in giudizio contro la banca, così da ottenere in questo modo il rimborso di tutte le somme ingiustamente pagate a titolo di interessi che sono quindi definiti usurari.

Alcuni aspetti da valutare

Quando valuti l’effettiva usura di un tasso di interesse applicato ad un prestito devi considerare alcuni aspetti, tra cui gli interessi di mora. Questo è importante per capire qual è l’effettivo interesse applicato ad un contratto di finanziamento. Di solito, la percentuale della mora viene fissata aggiungendo un paio di punti alle percentuali del tasso ordinario. Se la banca risulta quindi usuraia possiamo fare riferimento alla magistratura. Puoi scoprire molte più informazioni sul sito al link qui sotto:

https://www.iprestiti24ore.it/.